Contestualmente al Trofeo Beppe Viola, il Garda Trentino ospita anche il Torneo giovanile femminile, disputato per la prima volta nel 2002. A fare la parte delle Leonesse, nelle 17 edizioni che formano l’albo d’oro, le ragazze dell’Acf Torino con tre successi (2007, 2008 e 2014), mentre nel 2018 si è imposta la Fiorentina Women’s, superando in finale per 3-1 le campionesse in carica della Res Roma. A giocarsi il torneo femminile juniores 2019 saranno le prime classificate nei rispettivi gruppi (A, B ,C, D) dopo il girone di andata del campionato di Serie C 2018-2019: Fcd Pinerolo, Asd Cf Permac Vittorio Veneto, San Marino Academy e Napoli Femminile.

 

Le formazioni si sfideranno in quattro partite concentrate nell’arco di tre giorni: le due semifinali in programma domenica 10 marzo alle ore 15 a Varone e a Romarzollo, poi l’atto conclusivo il 12 marzo con la finale per il 3° e 4° posto sul campo in erba sintetica di Arco/ Via Pomerio alle ore 10 e la finalissima sul terreno in erba naturale di via Pomerio alle ore 14.30.

 

Nel Torneo di Arco c’è l’essenza stessa del calcio, il fertile humus da cui esso nasce: i dilettanti, il femminile, i settori giovanili. Lì e da lì si sviluppano l’apprendimento individuale, la crescita collettiva, la trasformazione di un gioco in sport. Bacini e laboratori insieme, contenuti e contenitori, i vivai, nella fattispecie le formazioni Juniores femminili, sono realtà sportive dagli straordinari risultati e dalle ingenti, concrete possibilità. Possibilità rappresentate da capillarità e presenza sull’intero territorio nazionale, dalla legittimità fondata sul rispetto delle leggi e delle norme, sulla certezza del regolamento, sull’energia del volontariato, sulla voglia di sana competizione e crescita umana delle atlete.

 

La manifestazione rappresenta un appuntamento di fondamentale importanza per tutto il movimento perché offre agli atleti un momento d’incontro e di confronto per riportare il calcio alla sua natura di sport e gioco, perché la valenza ludica del calcio dilettantistico, che porta in sé la matrice del diletto, non venga mai a mancare e metta sempre al primo posto la persona, prima che lo sportivo. Per tutti i partecipanti, infatti, questa competizione non rappresenta soltanto una vetrina per dimostrare talento o qualità tecniche, ma soprattutto un’occasione di crescita morale per quelli che sono i valori che il torneo veicola, perché lo sport è una privilegiata ed insostituibile palestra di educazione civica e intellettuale.